La prima parte del progetto ci ha visti impegnati nella ricognizione floristica e nello studio dei terreni del territorio aziendale (1500 ha, quindi rappresentativi di una gran parte della valle del Niccone). I terreni aziendali sono gestiti secondo i principi dell’agricoltura biologica (certificazione CCPB) rendendo la raccolta di erbe spontanee possibile e sicura dal punto di vista dei rischi per la salute del consumatore.

Le zone esplorate includono boschi, zone umide lungo torrenti, fiumi e laghetti, cime di colline, campi aperti e oliveti.

Abbiamo osservato e identificato le principali specie vegetali erbacee e arboree presenti e abbiamo raccolto dei campioni da riunire in un erbario.

La lista delle specie censite è stata analizzata dall’Università degli Studi di Siena dapprima con uno studio bibliografico per la scelta di quelle di particolare interesse per l’uso stabilito insieme in fase di presentazione del progetto.

L’attività antiage sulla cute, è quella che ci interessa e comprende varie funzioni, tra cui, attività antiossidante, attività lenitiva, attività antinfiammatoria, attività idratante, proprietà riepitelizzanti, attività immunomodulante, capacità antiradicalica e attività antimicrobica.

Le piante per cui è noto che l’estratto ha una delle attività sull’epitelio, di cui sopra o per cui abbiamo indizi che possa averne, anche se non ancora dimostrati, sono state selezionate per approfondimenti ulteriori.

Sono state redatte delle schede con tutte le informazioni già disponibili e con le informazioni utili per la raccolta (parte di pianta da raccogliere, tempo balsamico,..)

Nella primavera 2019, abbiamo raccolto i primi campioni in quantità sufficiente per ottenere degli estratti. Una seconda raccolta di confronto è stata effettuata ad inizio estate 2020. Le piante sono state essiccate e ne sono stati fatti estratti di diversa durata in acqua e etanolo al 30, 60 e 96% per la determinazione di : polifenoli totali, flavan-3-oli, triterpeni, polisaccaridi e DPPH.

Alcune altre piante sono state raccolte per ricavarne degli estratti in olio extravergine di oliva e di girasole. Anche questi oleoliti verranno analizzati per valutarli come ingredienti del mix di attivi che elaboreremo.

In parallelo sono stati analizzati e descritti mediante mappe pedologiche i suoli aziendali ed è stato elaborato il progetto del campo sperimentale di erbe spontanee. Tra le molte variabili che, secondo la letteratura, influenzano la produzione di oli essenziali e di metaboliti interessanti per l’attività farmaceutico, para-farmaceutico o cosmetico, abbiamo scelto di variare esposizione/suolo e la disponibilità idrica.

Come da progetto è stato anche installato un apiario che permette l’allevamento di n.10 famiglie di api, utile per l’osservazione del bottinamento delle diverse specie che saranno coltivate nei campi sperimentali e selvatiche ma sopratutto per l’ottenimento di prodotti quali la cera, la propoli, il polline per la formulazione dei prodotti cosmetici finali.

Nella primavera 2019, infine sono stati seminati girasole e lino per l’ottenimento di olio estratto a freddo a fine estate. Gli oli di semi estratti a freddo e correttamente conservati, sono particolarmente ricchi di acido oleico e vit. E e saranno studiati come base oleosa per i formulati di cosmetici.

Per il girasole è stata volutamente selezionata la varietà Pededovick perchè si tratta di una varietà non ibrida, su cui bottinano abbondantemente le api e perchè è una varietà specificatamente da olio con alta percentuale di acido oleico. Per il lino invece la scelta è ricaduta sulla varietà kaolin per le caratteristiche della pianta (poco rischio di allettamento) e per l’olio che si può ricavare dai semi (alto in ac. Oleico).